Per chi ha famigliarità col suo funzionamento scientifico non è difficile comprendere come la comunicazione, senza alcun giudizio/opinione politica in merito, abbia creato un tale panico da paralizzare l'economia, e condizionato la vita stessa di milioni di persone di Lombardia e Veneto. Regioni locomotrici dell'intera economia del Paese e d'Europa le cui conseguenze saranno lunghissime da curare.
Questo post spiega il perché di alcuni comportamenti umani che, ad esempio, hanno portato la gente a prendere d'assalto i supermercati, a comprare scorte infinite di amuchina e mascherine a qualsiasi prezzo, a mettersi in auto-quarantena, a cancellare tutti i meeting, ecc..
Per questo è necessario sapere quali parti del cervello umano
sono interessate dal processo decisionale: Corteccia, Limbico e Rettiliano.
Quando le persone venivano raggiunte da messaggi inerenti il virus che parlavano esclusivamente della sua presenza in Cina, questi si rivolgevano principalmente alla Corteccia. Ovvero la parte del cervello umano predisposta ad accogliere e conservare le informazioni, ma che non è responsabile della messa in moto del processo decisionale secondo la scienza. Infatti tutti ne eravamo informati, ne conoscevamo l'esistenza, ma nessuno di noi si chiudeva in casa o assaltava supermercati per questo motivo.
Quando la gente fu raggiunta dalla notizia della morte del primo medico che ne scoprì l'esistenza, i messaggi conditi di dettagli che raccontavano del fatto di “essere stato punito”, “non essere stato creduto” ecc. venivano ricevuti dal Limbico, ovvero dove risiedono sia le nostre emozioni che la memoria, provocando reazioni tipo:“poveretto”, “ma come si fa a non avergli dato retta”, ecc...
Ma così come per quelli alla corteccia, non hanno generato nessuna azione concreta nelle persone.
Ma allora la gente è diventata matta all'improvviso?
Tutto è cambiato quando la gente fu raggiunta da messaggi che annunciavano la presenza del virus alle porte di Milano e ne narravano la crescita di contagiati e morti di ora in ora. I successivi, che annunciavano la creazione della zona rossa, la fuga di alcuni da essa, il pericolo di quarantena senza una data certa d'uscita, le ordinanze straordinarie, le restrizioni alla libertà, erano tutti messaggi che venivano accolti non più dalla Corteccia e dal Limbico, ma bensì dal Rettiliano, ovvero la parte del cervello umano predisposta alla nostra sopravvivenza. Quella che la scienza definisce essere l'interruttore ON/OFF del processo decisionale umano, che quando percepisce pericolo (Limbico), si mette in moto alla ricerca dell'informazione, contenuta nella Corteccia, che lo mette al riparo.
Un esempio concreto?
messaggio: “il virus è intorno a te, Non identificato paziente 0, tutti a casa, autoquarantena, ecc “ a questo punto il gioco è fatto, questo messaggio ha raggiunto il rettiliano che si accende grazie all'emozione del pericolo imminente (limbico) e cerca velocemente nella corteccia la soluzione che ne calmerà la tensione: “vado a fare scorta di cibo cosi per qualche giorno sono al sicuro in casa”
Ecco perché non si tratta di follia, se non in singoli casi, ma una (ahimè) normale reazione del cervello umano generata dalla comunicazione.
Il movimento delle labbra, i contenuti delle nostre conversazioni scatenano sempre reazioni. Acquisire consapevolezza del funzionamento del processo decisionale e degli strumenti linguistici ad esso legati significa comunicare in modo efficace e convincente.
Un modesto contributo alla comprensione di azioni e comportamenti umani dovuti alla comunicazione.
Stefano Trupia,
Founder & Ceo di Brand2live.com
Specialisti di conversazioni di vendita efficaci
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