Ti sei mai chiesto quale sia il segreto di Netflix? La produzione e non l'acquisto di contenuti "originali" di alto valore.
Seppur fondata nel 1997, per "noleggiare film e dvd" in modalità distinta dai player tradizionali, la significativa svolta di Netflix avvenne nel 2011 con la produzione di House of Cards , che vide il suo lancio proprio sulla piattaforma streaming il 1 febbraio del 2013. Il successo della serie e la consequenziale accelerazione della domanda da parte di clienti sempre più "affamati" di contenuti di valore e modalità di fruizione distinte dalle solite, segnarono le fortune di questa azienda che proprio sulla creazione di contenuti "originali" puntò a partire da quel preciso momento. Nel 2016 furono ben 126 le produzioni tra serie tv e film. Nel 2018 furono 240 e lo scorso anno ben 370. Oggi sono oltre 183 milioni i clienti nel mondo e generano un valore di oltre 20 Miliardi di dollari. E come se non bastasse, le misure di distanziamento sociale imposte dalle autorità hanno contribuito alla crescita di oltre 16 milioni di nuovi clienti solo nei primi 3 mesi del 2020. Con prospettive di crescita più che rosee anche nel secondo trimestre. Tutto perfetto, meraviglioso direbbero i più.
Eppure a detta di molti analisti finanziari, il futuro, non solo di Netflix, sembra essere meno brillante proprio a causa dell'impossibilità di produrre nuovi contenuti originali, per giunta con gli stessi ritmi di prima, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia in corso. Fedele alla sua natura, Netflix si è subito ingegnata ed è partita con produzioni in Islanda e Korea del Sud a differenza dell'immobilismo mostrato dai suoi concorrenti.
Sarà sufficiente? non lo sappiamo ancora, ma una cosa è certa:
"Continuare la produzione di nuovi contenuti di valore è fondamentale per i successi di tutte le aziende al mondo."
La maggior parte delle aziende Italiane, demandano la "creazione di contenuti" ad agenzie esterne alla loro organizzazione, gli danno il briefing (più o meno approfondito), per poi attendere il risultato del progetto creativo di un terzo che dà forma al contenuto. Una volta approvato lo distribuiscono attraverso canali e mezzi più o meno tradizionali e si limitano a valutarne l'impatto su metriche (alcune alquanto discutibili come nel caso di attività di Above the line). Addirittura, nel caso di contenuti digitali, essi sono lasciati alla buona volontà di professionisti di altri settori (spesso tecnici della stessa agenzia) oppure all'intraprendenza del singolo impiegato del dipartimento di marketing che li crea a modo suo, senza troppe competenze e conoscenze.
"Oggi il fatto davvero grave è dato dalla stragrande maggioranza delle aziende italiane,
che ignorano sistematicamente i contenuti delle conversazioni di vendita dei loro commerciali. "
Non ci credi? Basta andare su LinkedIn, impostare località Italia, per realizzare che solo poco più di 2.000 persone hanno un ruolo più o meno attinente a quello di Sales Enablement a fronte di oltre 422.000 Sales Manager, tralasciando tutti gli altri ruoli in ambito Sales. Un dato che dimostra quanto duro lavoro vi sia ancora da fare a livello culturale e manageriale in questo Paese.
Netflix ebbe coraggio, investì molto denaro all'inizio (il suo livello di indebitamento è ancora oggi molto alto), ma si è ritagliata un linguaggio, un segno di riconoscibilità forte e distinto, avvalorato dai risultati conseguiti.
Ci vuole visione, determinazione per lavorare sulla creazione di contenuti di alto valore. Perché fare la differenza richiede accuratezza, soprattutto nelle vendite.
I clienti si aspettano dai venditori "la tua azienda original" e non una conversazione di vendita qualsiasi.
Una storia avvincente e di valore che parli dal loro punto di vista e che soprattutto li tenga a voi attaccati fino alla fine.
Proprio il segreto delle serie tv di Netflix.
Solo così si eviterà di fare la fine di Blockbuster, a cui Netflix fu offerta su un vassoio d'oro negli anni 2000. La cui mancanza di visione, le molte inefficienze e la poca cura dei dettagli, nonché il mero ruolo di distributore di contenuti altrui la relegarono a trasformarsi da Impero a poco più di un negozietto in Oregon (USA).
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