Ciao! sono passate circa 4 settimane dall'ultimo volta che hai letto un mio articolo, eppure a me sembrano trascorse solo 4 ore da quando scrissi l'ultimo. E' incredibile come seppur in una situazione così inusuale, che limita la libertà e che rivoluziona lo stile di vita, il tempo sia inesorabilmente costante nella sua velocità.
Bando alle ciance! Tu hai da fare e il tempo è prezioso. Ancor di più se sei in ferie, al mare su di un lettino a guadagnarti la meritata tintarella, in montagna a fare rafting ed escursioni a piedi (hiking fa molto milanese moderno, ma significa proprio quel "volgare" termine in lingua Italiana) o ancor meglio sei in barca, in bici e così via. Quindi la tua attenzione merita di ricevere in cambio valore in pochissimo tempo e soprattutto qualcosa di leggero.
Sbrigando alcune faccende casalinghe, mi sono imbattuto in una speciale scatola dei ricordi, quella del secolo scorso (suona davvero male, non trovi? :D) dove tra fotografie, diari, lettere di amici e quelle dei primi amori adolescenziali (quelle col profumo, o con il petalo appassito, insomma quelle lì... all'epoca non c'erano internet e whatsapp) , mi è apparso un certificato che attestava il mio livello d'apprendimento della lingua Inglese della King's School di Ely (UK). Immediatamente mi sembrò di udire le parole dei miei genitori, che affrontando grandi sacrifici economici, con tanta umiltà e fierezza, mi convincevano dell'importanza che avrebbe avuto l'apprendimento della lingua nella mia vita: "Sono pochi coloro che in Italia parlano bene Inglese, questo investimento eleverà il valore del tuo CV e ti darà molte opportunità di lavoro e di carriera". E così fu!
Oggi, è ancora così? Sono ancora le lingue il fattore distintivo di un CV? Se foste dei manager, dei genitori, quale "conoscenza" riterreste straordinaria per facilitare la crescita ed il futuro dei vostri figli o dei vostri collaboratori/dipendenti?
Parlare l'inglese è abbastanza comune, soprattutto tra le nuove generazioni seppur le eccezioni vi siano sempre. Per questo sono giunto alla conclusione che non sia più un fattore distintivo straordinario, ma trattasi di requisito base per chiunque voglia intraprendere una qualsiasi carriera degna di questo nome. D'altronde vivendo in un mercato globale, gli stessi HR lo considerano tale. Oggi, chi troverebbe eccezionale avere un alza cristalli elettrico in auto quando al contrario era fornito come optional nelle auto negli anni 80?
Quindi? Tu cosa proponi ?
Sono giunto alla conclusione che sia IMPRESCINDIBILE elevare il livello dell'arte oratoria. Saper esprimere le proprie idee, in modo chiaro, sintetico, semplice e soprattutto convincente. La digitalizzazione, ha portato agli estremi la comunicazione. Siamo bombardati di messaggi di ogni tipo e genere, soprattutto manipolatori, per questo emergere risulta essere un fattore estremo. Vale per le aziende, per la politica, ma in generale per chiunque.
Come? Oggi La (neuro)scienza e la psicologia hanno prodotto molti studi sul cervello umano, in particolare sul processo decisionale, che ti permettono di conoscerne il funzionamento e ti consentono di acquisire consapevolezza nell'utilizzo sistematico delle leve linguistiche più efficaci per essere convincente. Significa dotarsi di competenze di raro dominio pubblico che ti permettono di raggiungere rapidamente i tuoi obiettivi e di relazionarti abilmente con il prossimo, sia in ambito privato che lavorativo.
Purtroppo questo tema è ancora ignorato nella scuola, ma è ancor più grave che lo sia nel mondo del lavoro.
Ogni volta che mi trovo a parlare di questo tema con responsabili HR, Recruiters o Hiring Manager, alla domanda :
" Quando assumete un venditore o una persona al marketing chiedete/verificate se posseggono competenze e conoscenze specifiche sul funzionamento del processo decisionale umano?" La risposta è : NO.
Alla successiva domanda: "Come fate a decidere se quella persona sia in grado di vendere, di rappresentare la vostra azienda degnamente, di essere in grado di parlare in pubblico ecc..?" . Le risposte più comuni sono " ci fidiamo del suo CV, da come si presenta, se ha qualche referenza, se ci è stato segnalato, lascio al suo futuro capo decidere, oppure se proprio non sappiamo dove ubicarlo lo assumiamo nelle vendite! (quest'ultima purtroppo l'ho vissuta e sentita troppo spesso)"
Ecco perché non c'è da meravigliarsi che oltre l'84% delle conversazioni commerciali tra un venditore e un cliente si concludano con un nulla di fatto! (fonte SFDC)
Dal 2006, Brand2live si batte proprio per aiutare le aziende, le organizzazioni commerciali e di marketing a vincere questa sfida. Lo fa fornendovi le ultime soluzioni, quelle più pragmatiche e misurabili. Perché la conoscenza è un tesoro, ma la pratica è la chiave.
Ricordati che "Di regola, l’uomo che ha più successo nella vita è colui che ha più informazioni." (Benjamin Disraeli)
a cui aggiungo "e le usa abilmente e consapevolmente."
Buone vacanze!
ST
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